Spesa consapevole: i coloranti
Oggi vi parlerò di un argomento che mi ha appassionato negli anni, i coloranti.
Ormai viviamo in una realtà che predilige la perfezione, dove i prodotti devono essere più invitanti e belli a discapito della loro qualità.
Questo circolo vizioso ha permesso l’introduzione dei coloranti che ci rendono la scelta del prodotto più allettante ma che possono in alcuni casi avere delle ripercussioni sull’organismo soprattutto dei bambini.
In seguito ad un problema di forte dermatite atopica di mia figlia, mi sono documentata su questo argomento anche grazie alla presenza di professionisti all’interno della nostra Accademia.
Oggi vi parlerò dei coloranti E 120 ed E124; il primo è un acido carminico derivante dalla cocciniglia (un parassita delle piante), utilizzato per conferire agli alimenti un colore rossastro o rosato ed è impiegato per colorare anche gli yogurt al gusto di fragola, ciliegia e lampone.
Viene estratto dal corpo e dalle uova dell’insetto, ed è largamente usato nella trasformazione agroalimentare per la colorazione di bevande e derivati della carne. Per produrre un chilogrammo di colorante occorrono circa 100 mila insetti. La polvere ottenuta macinando il carapace degli insetti viene trattata con acqua calda per estrarre l’acido carminico.
Il problema nasce dal fatto che molte persone potrebbero esserne allergiche. Negli anni sono stati evidenziati problemi di natura medico-sanitaria, specialmente nei minori in quanto possibile causa di reazioni anche da contatto e nei bambini affetti da allergie o asma.
Un altro colorante molto impiegato dall’industria agroalimentare è l’E124, sintetico, azoico, conosciuto come rosso cocciniglia. Anche questo risulta sconsigliato a bambini, asmatici e allergici al punto che, per una normativa europea, sul suo uso deve comparire la frase “può influire negativamente sull’attività e l’attenzione dei bambini”. E’ inoltre controindicato anche per chi è allergico all’acido acetilsalicilico (“aspirina”) e per i soggetti asmatici.
Si trova in caramelle, paste, biscotti, sciroppi, bibite, dolci, gelati, ghiaccioli.
Nei prossimi editoriali parleremo anche di altri aspetti riferiti a conservanti e coloranti, per una scelta più consapevole degli alimenti da acquistare.
Monica Innocenti
Direttore A.T.B.